solidarietà
Il Giardino
La speranza nella casa-famiglia
È sempre la mattina del 7 marzo quando il “Lazio Club Quirinale” decide di dar seguito all’iniziativa della ludoteca del Bambino Gesù recandosi alla casa-famiglia “Il Giardino”, a cui consegnerà pannolini, giocattoli e materiale didattico utili per le loro attività.
Siamo nella periferia sud della città e il rombo degli aerei proveniente dall’aeroporto di Ciampino ci accompagna lungo la via Appia. La scia di un velivolo in decollo delimita il confine dello scalo aeroportuale separando l’omonimo comune dall’agglomerato urbano di Santa Maria delle Mole. Un piccolo centro nato negli anni del boom economico sull’onda di uno scriteriato allargamento urbanistico dell’area metropolitana di Roma. Le case si susseguono una dopo l’altra, affogate in uno spazio sempre più ridotto. Anche il navigatore satellitare tarda a dare un segnale e la ricerca dell’indirizzo risulta più difficile del previsto.
La delegazione presente al Bambino Gesù si arricchisce di altri componenti, giunti per l’occasione dalla lontana Civitanova Marche. Il filo sottile della solidarietà ci unisce. È come se la distanza fosse solo apparente e il vociare armonico dei bambini giungesse con il teletrasporto anche in luoghi lontani senza essere attenuato.
All’ingresso siamo ricevuti dalla dott.sa Temperini, responsabile della struttura. Ci spiega come all’interno siano ospitati undici bambini in attesa di adozione. L’obiettivo della casa-famiglia “Il Giardino” è gestire la fase di transizione che va dall’affidamento del giudice minorile all’ingresso nella nuova famiglia affidataria. È una fase cruciale che determina la riuscita della futura adozione. Per tale motivo, al fine di ricreare intorno al bambino un clima di serenità e di fiducia nelle persone adulte, presso la struttura lavorano solo operatori socio-pedagocici a tempo pieno, garantendo cosi’ ai bambini la necessaria continuità educativa. L’abitudine di vedere sempre le stesse persone rafforza nel bambino la sicurezza nell’ambiente che lo circonda e lo prepara al meglio in questa fase transitoria. Il sistema educativo adottato si basa sull’insegnamento della dott.sa Maria Montessori, in cui il bambino non è il mero destinatario di un’azione caritatevole altrui, ma è un soggetto attivo, partecipe delle scelte che lo riguardano. In tal senso l’adozione è vista non come un risarcimento riparatorio ma un’opportunità concreta per il suo sviluppo. Anche la casa è mobiliata secondo il criterio del metodo Montessori. Ogni oggetto è a portata di bambino che in piena autonomia sceglie e gestisce le cose di cui ha bisogno: dal lettino posizionato ad un’altezza molto ridotta e non dotato di sbarre, ai sanitari del bagno di dimensioni ridotte per facilitarne l’uso.
Nella breve visita della casa siamo travolti da emozioni difficilmente descrivibili. Il sottile senso di colpa che sopraggiunge ogni volta che avvertiamo il disagio di non aver fatto il possibile, di non aver, nella nostra responsabilità generazionale, costruito una società migliore per le generazioni future si mescola all’orgoglio per aver posto un ulteriore tassello nel nostro mosaico di solidarietà. Ma l’idea di risolvere i problemi globali è pura utopia, e seguirla oltre ogni ragionevole congettura sarebbe stupido. Ciò che più conta è non aver messo da parte l’immaginazione e l’umano senso di pietas contro il dilagante menefreghismo che ci circonda. Non avremo mai fatto abbastanza, ma almeno oggi ci abbiamo provato. E quel raggio di sole che rifletteva la rugiada del Gianicolo e che ci ha guidato fino alla casa-famiglia “Il Giardino” ce lo teniamo stretto, e ci scalderà l’anima ogni volta che vedremo un bambino giocare, o chissà leggere i suoi appunti scritti con una penna e un foglio da noi regalati.
Matteo Mastrella
Bambin Gesù
Dal Quirinale alla ludoteca del Bambin Gesù
La nebbia della mattina dirada non appena la strada sale sul declivio del Gianicolo. A marzo il giorno comincia a rimontare la notte e i raggi del sole scaldano flebilmente i corpi intorpiditi dal lungo inverno. Il calore che ci pervade ha però oggi una natura differente. Proviene direttamente dal cuore che scalda e muove la mente per condurci alla ludoteca dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù.
E’ sul colle del Gianicolo che ha inizio il percorso di solidarietà del “Lazio Club Quirinale”. Andiamo a far visita ai bambini degenti in questo famoso nosocomio romano per regalare e regalarci un sorriso. Il nostro è solo un piccolo gesto, un raggio di sole che riverbera la rugiada del mattino e si perde nella città ancora addormentata ai nostri piedi. Il panorama è da togliere il fiato e in lontananza il profilo del Palazzo del Quirinale riflette l’eco di tutti i soci che hanno contribuito alla raccolta del giocattolo e del materiale didattico da destinare alla ludoteca.
Entriamo all’interno della struttura con il cuore gonfio d’orgoglio per aver portato a termine un’iniziativa benefica fortemente voluta. In ogni gesto c’è la consapevolezza di aver dato consistenza ai principi di solidarietà ispiratori del nostro club. I responsabili della ludoteca ci rendono subito partecipi dell’attività didattica che si svolge all’interno. Uno spazio di svago in cui i bambini si distraggono da ciò che è loro intorno, ricreando un ambiente più idoneo alla loro tenera età. Un luogo per sognare o più semplicemente “familiare” che sfugge alla loro condizione di piccoli pazienti. Un momento per ritrovare il sorriso e affrontare il disagio con l’innocenza e l’inconsapevolezza che rende inerme il mondo dei grandi. La speranza che ci accomuna è che la ludoteca, nel volgere di breve tempo, possa essere per loro solo un ricordo sbiadito, cadere nel dimenticatoio di una vita “normale” di bambini divenuti uomini.
E nell’antico gioco di sentirsi adulti, persi nel loro “west” tra indiani e cowboys, scoprirsi ancora piccoli dove tutto è fantastico e dove i nani sognano di essere giganti.
Abbiamo cercato, noi che eravamo li’, di portare tutto il vostro affetto che ha riempito non solo i cartoni contenenti il materiale raccolto ma l’intera giornata. Di colpo il sole splende alto nel cielo, della rugiada non c’è più traccia e sull’erba bassa spira ora solo un vento di speranza.
Questa è la prima tappa di un viaggio, un inizio materiale e immateriale che, come nelle credenze pagane nel dio Giano, da cui il Gianicolo trae il nome, volge lo sguardo al futuro lungo una linea retta immaginaria che ha origine nelle cose passate. La testa bicefala con cui è raffigurato il dio segna il percorso nelle due direzioni opposte che dall’omonimo colle del Gianicolo ci condurrà oggi stesso alla casa-famiglia il “Giardino” per la seconda iniziativa di solidarietà del “Lazio Club Quirinale”.
Matteo Mastrella
Lettera di ringraziamento
Gentile Dottor Flavio Salvadori
Vice Segretario Generale Amm.vo
Presidenza della Repubblica
Palazzo del Quirinale
00187 Roma
Roma, 18 aprile 2016
Gentile Dottor Salvadori,
ringrazio Lei e tutti i Suoi collaboratori per aver inteso sostenere la Fondazione Bambino Gesù, con una donazione di materiale ludico a vantaggio delle attività di laboratorio dei piccoli pazienti ospedalizzati.
Un atto di amore il Vostro, che sarà di grande sostegno per i tanti bambini che sono costretti da lunghi percorsi di malattia a trascorrere molti mesi in Ospedale.
Come potrete immaginare, il Vostro gesto di generosità, assume un valore ancora più grande perché ci consente di proseguire con forza e determinazione l’impegno quotidiano a vantaggio di tanti bambini e delle
loro famiglie.
Cordiali Saluti e grazie di cuore
Cynthia Russo
Responsabile
Fund Raising e Comunicazione Sociale
Fondazione Bambino Gesù