scudetto 1914/15
PERCHE’ SI (all’assegnazione dello scudetto 1914/15)
Perchè Sì: Atleti, uomini e soldati (molti dei quali persero la vita nel primo conflitto mondiale) che, con profondo spirito sportivo, su campi impervi avevano vinto il loro girone e dovevano, meritatamente, disputare la finale. Negare loro, che di certo non ricevevano a quel tempo gli onori ed i compensi economici dei giorni nostri, il riconoscimento di un titolo che premia quello sport fatto di sacrifici e passione vera. Il loro unico obiettivo era quello di portare alla città di Roma ed alla S.S. Lazio il primo scudetto. Ancora oggi la Polisportiva Lazio è la più grande d’Europa e tante medaglie ha portato allo sport italiano (i titoli italiani vinti attualmente sono più di 80, quelli individuali sono oltre 600, mentre quelli in categorie minori e nei settori giovanili sono circa 1000). Le medaglie conquistate dagli atleti della Polisportiva in competizioni ufficiali, quali Campionati del Mondo, d’Europa e Giochi Olimpici, sono numerose e 49 sono le medaglie d’oro vinte nel corso di queste manifestazioni sportive internazionali.
La Società Sportiva Lazio, oltre ad essere stata riconosciuta “Ente morale” il 2 giugno 1921 è stata insignita nel corso della sua storia ultracentenaria d’importanti onorificenze a livello nazionale, quali la Stella d’oro al Merito Sportivo nel 1967 ed il Collare d’oro al Merito Sportivo nel 2002 . La S.S. Lazio si ispira ai più alti valori dello sport. I colori, bianco e celeste, rappresentano le olimpiadi dell’era moderna mentre l’Aquila è simbolo dell’Imperatore, dell’Impero e delle Legioni Romane che esportavano cultura e civiltà nel mondo allora conosciuto. Non voglio pensare che tutte queste difficoltà nell’assegnazione del tanto meritato scudetto siano dovute al fatto che proprio perchè si chiama LAZIO ci siano tutti questi indugi e sia chiaro…non deve essere un regalo commiserevole alla Lazio, non ne ha bisogno!!
Proprio quest’anno il Lazio Club Quirinale 1900 si è recato a Bruxelles per celebrare il 117° anniversario della fondazione della S.S. Lazio e commemorare il nostro fondatore Luigi Bigiarelli con una cerimonia che si è tenuta presso la Sala Gotica nella sede del Municipio situato sulla Grand Place. Ebbene anche lì la S.S. Lazio ha conseguito un altro primato come primo club italiano: “la vestizione” del suo simbolo cittadino, il “Manneken-Pis”.
Io non sono più un ragazzo…sono figlio di laziali, quando i miei genitori sono nati il calcio a Roma era solo la Lazio. Essere tifoso della Lazio non è facile ma non voglio dilungarmi su questo, niente piagnisteo a noi non appartiene…chi è tifoso della Lazio sa cosa intendo, ma c’è il rovescio della medaglia perchè credetemi una vittoria, la conquista di un titolo della nostra amata Lazio, ha un valore che solo chi appartiene al popolo laziale può comprendere. E le ingiustizie che subiamo le superiamo con il nostro senso di appartenenza che non ci fa mollare mai. I media non parlano mai di noi (tranne che per dare notizie negative) eppure della nostra amata Lazio tutto ci viene imitato e invidiato, i nostri cori e la nostra MONUMENTALE CURVA NORD con le sue coreografie invidiate e stimate in tutto il mondo. Nella Capitale siamo la società di calcio che ha più titoli, nel 1999 nel Ranking della UEFA viene collocata al primo posto e non ne ha parlato quasi nessuno e, cosa più vergognosa, non lo hanno fatto proprio i giornali romani. Ma nonostante gli anni (tanti) che passano, ancora non riesco a comprendere il perchè di tanta avversione nei confronti di questa Società! E allora vi dico perchè Sì. Ci devono assegnare questo scudetto perchè non vogliamo che si perpetui questa ingiustizia, perchè non dobbiamo permettere che questo accada, perchè non possiamo tradire gli ideali di quegli atleti, uomini e soldati che combatterono con sudore, fatica e poi anche sangue. Devono riconoscere loro ciò che a loro spetta. PERCHE’Sì
P.s. scusatemi se non ho avuto un filo logico, ma ho scritto di getto e con tanta rabbia per l’ennesima ingiustizia che forse dobbiamo ancora subire…speriamo di no!
Ciao popolo Laziale!
Mario Michelini
(Razza Laziale)