augustei
Incontro di calcio Lcq1900 vs Gli Augustei
Incontro di calcio Lcq1900 vs Augustei
Il 22 giugno 2019 ha segnato il debutto ufficiale della squadra di calcio del Lazio Club Quirinale.
Nel primo giorno effettivo d’estate, con un cielo coperto e l’inevitabile cappa di afa, indomiti atleti del nostro club hanno sfidato, in una partita all’ultima goccia di sudore, gli Augustei, squadra di riferimento della Onlus “Il Caprifoglio”, composta perlopiù da ragazzi disabili. Il loro percorso terapeutico, maggiormente per chi è affetto da sindrome di down e di autismo, prevede lo sviluppo delle loro capacità relazionali anche attraverso la pratica sportiva. Gli Augustei nascono dal progetto “In Campo con Noi” e dalla germinazione dei progetti di inclusione sociale che la Onlus “Il Caprifoglio” porta avanti ormai da anni. Non poteva quindi esserci occasione migliore per il nostro debutto ufficiale. Di fronte alla possibilità di giocare questa partita dai mille significati non abbiamo esitato un istante raccogliendo il guanto di sfida dei nostri amici Augustei. La nostra squadra è stata costituita soprattutto per questi scopi e chissà se, nel prossimo futuro, non possa coltivare anche qualche velleità agonistica.
Il campo è lo “Sporting Club Augustea” in zona Centocelle e alla spicciolata tutti i giocatori prendono parte ad un sommario riscaldamento. Prima del fischio d’inizio, le foto di rito immortalano le nostre divise, ancora immacolate. Anche per loro è la prima volta e inesorabilmente l’ultima in cui appariranno così belle, prima di essere allentate dai nostri busti non ancora pronti alla prova costume. Altre foto mescolati ai nostri avversari suggellano l’amicizia tra il Lazio Club Quirinale e la Onlus il Caprifoglio. Fa molto caldo e un plauso va al nostro club che ha scelto di sacrificare qualche ora di refrigerio al mare per partecipare con grande orgoglio a questo evento. Giovani e meno giovani, padri e i loro figli giocano con grande entusiasmo, dispensando anche qualche buona trama di gioco. A dire il vero si gioca una partita nella partita. Sono molte le emozioni e i momenti di divertimento che la interrompono nel suo canonico sviluppo. Poco importa, oggi l’agonismo non ha varcato neanche il cancello. Lo scopo è divertirci con i nostri amici che con la loro proverbiale e genuina schiettezza ci apostrofano, in modo bonario, come “vecchi”. Un modo diretto e disarmante che non lascia però spazio alle interpretazioni frenetiche e distorte della vita quotidiana, generatrici di vendette e rancori. Solo il sorriso è ben accetto.
I nostri avversari vanno in gol a raffica, cerchiamo di replicare e mantenere la partita in parità, quando Ettore, il loro centrattacco, reclama un rigore, quantomeno dubbio alla prova del Var. Va sul dischetto e intima al nostro portiere la parte opposta a quella di tiro. Inutile dire che la palla va in gol e Ettore e tutti gli Ettore di oggi vengono sommersi dagli abbracci dei compagni e degli avversari. Un’ altra sospetta azione d’attacco dei nostri avversari, viziata da un più che evidente fallo per carica al portiere, genera una mischia furibonda all’interno della nostra area di rigore che non riusciamo a risolvere. Alcuni di noi, nel tentativo di un goffo rinvio della palla, cadono a terra meritando pienamente l’appellativo di “vecchi” affibbiatoci prima. La palla danza ancora sospetta sulla linea di porta quando Simone, altro cecchino infallibile degli Augustei, sigla la marcatura che fa prendere il largo ai nostri avversari. L’inerzia della partita ormai è definitivamente segnata a nostro svantaggio. Ettore segna ancora e poi doppietta di Francesco e ancora Diego, Federico e, fino a perdere il conto, tutti gli altri Augustei che non cito per brevità e amor proprio di squadra. Al triplice fischio finale ci ritroviamo al centro del campo su idea di uno straripante Ettore che invita tutti noi, abbracciati a maglie alternate, ad un minuto di silenzio in memoria del suo idolo Davide Astori, indimenticato capitano della Fiorentina morto prematuramente nel pieno della sua attività agonistica. Ognuno di noi ha avuto modo di pensare al “suo Davide Astori” volato in cielo e a quanto sarebbe stato orgoglioso nel vederci impegnati in questa partita di beneficenza. Con il cuore in tumulto sciogliamo le nostre emozioni al fischio che decreta il rompete le righe.
Al termine della partita, a margine di un rigenerante aperitivo, la piccola cerimonia finale ha visto la consegna ai nostri amici Augustei delle medaglie commemorative dell’evento. Non sarà stata la passarella di premiazione della finale di Champions League ma è stato ugualmente emozionante vedere l’orgoglio dei nostri amici nel portare al collo le decorazioni con cui sono stati fregiati. Non c’erano né la fanfara né i fuochi pirotecnici, la sola musica proveniva dal nostro battito di mani e dalle rituali voci fuori dal coro che rompono il silenzio.
Il risultato finale della partita è ininfluente, hanno vinto come sempre l’amicizia e l’inclusione e la solidarietà ha prevalso sull’agonismo.
Un ringraziamento va a tutti coloro che hanno partecipato, sia ai giocatori sia a coloro che hanno presenziato sugli spalti. Un grazie particolare a Gabriele che a bordo campo ha ripreso tutto come nelle più importanti cerimonie a Palazzo, permettendo anche a chi non c’era di rivivere una giornata memorabile.
Viva gli Augustei e viva il Lazio Club Quirinale!!!
Matteo Mastrella